Il Santo degli Assassini

Succede per caso, come molte delle cose che sono state motore delle loro vite.
Succede per caso che Mark Johnson, Capitano dell'Esercito degli Stati Uniti, trovi quel contenitore metallico in un vano miracolosamente intatto dell'armatura di Ares.

Dentro, un piccolo quaderno nero carico di appunti, un coltello, una sciarpa, e delle piastrine militari.

Con malcelata curiosità Mark scorre le pagine del quaderno che conosce bene.
Sono scritte fitte, con una calligrafia ordinata e una lingua che l'americano non conosce ma che immagina subito essere tedesco, poi andando velocemente più avanti trova qualche pagina appuntata in inglese.
La pagina è piena di cancellature e si vede che è stata scritta in più momenti, che intere parti di quello che c'e' scritto sono state ripensate più volte:


"Compagni. Amici. Fratelli Miei,
Mi e' costato uno sforzo enorme scrivere queste poche righe, e tutti voi sapete che sono un uomo persona di poche parole e di più concrete azioni, tuttavia era necessario.

Se state leggendo queste righe le possibilità sono solo due, ovvero che mi sia spento contro l'ultima delle minacce per la razza umana (sia essa Ishii o il volere dei Titani), oppure che abbia atteso alla promessa che mi ha permesso di non essere mai preda di Anubis Arabis e della sua rivalsa.
Sono un uomo di parola.
So mantenere una parola quando decido di darla, l'ho fatto con il nuovo imperatore dei Titani, l'ho fatto con voi, e lo farò anche con lui con chi mi è stato fedele fino ad adesso

Forse altre persone nel mio stato vi chiederebbero di ricordarli, altri di dimenticare, ma io non ho bisogno di chiedervi ne l'una e ne l'altra.
Vi chiedo invece di onorare quanto abbiamo vissuto assieme, siano essi ricordi belli, brutti o orripilanti.
Vi chiedo di prendere nelle vostre mani questo piccolo pianeta ora davvero abbandonato a se stesso, perché ci hanno dimostrato che la crudeltà umana non si ferma nemmeno davanti al pericolo dell'estinzione.
Siate i guardiani di questo mondo e dite ai suoi abitanti la verità che chi li ha governati fin ora non gli ha detto.

Ho vissuto una vita da assassino, da macchina, se così si può dire, e questa era la mia unica via di uscita, l'unica redenzione possibile, poiché non avrei visto tutte le albe che vedrete voi da ora in poi, se fossi rimasto, e le porte dell'eternità per me non sono stata una scelta, ma una triste necessità

Vi ho lasciato qualcosa di mio, sperando che vi serva a ricordarvi quanto vi dico:

Sbarzof, a te il mio coltello, perché rappresenta quello che ci unisce e ci ha tuttavia sempre tenuto distanti. Perché alla fine siamo simili, entrambi disposti a tutto per arrivare al proprio ideale, disposti a tutto per seguire gli ordini, disposti al sacrificio per la propria nazione. Ma ora è tempo che il vostro sacrificio abbia peso per tutti gli uomini indipendentemente dalla razza e dall'etnia, io l'ho capito tardi. Non fare il mio errore.

Ragazzino, a te la mia sciarpa. Mi hanno sempre detto che i piloti la portano perché è la cosa più vicina alle ali che hanno. E tu hai un grande futuro davanti. Io ti ho insegnato poco, e sicuramente non voglio che tu percorre la tappe della vita di un killer, ma hai orgoglio e questo è un bene alla tua età. Affianca ad esso la compassione, quella compassione che io non ho avuto, e sarai un grande uomo. Forse un grande Leader.

Myamoto, questo diario e' riempito solo a metà. Finiscilo. Contiene tutte le mie memorie nel tempo che sono stato insieme a voi. A te serve memoria. Tu sei un uomo integerrimo e vitale, ma spesso la paura ti fa rifugiare in questa tua fortezza mentale ed essere una macchina, fidati, non è un grande destino. La memoria è importante, e tu che a differenza di me hai una vita da vivere devi essere la memoria che manca a questo mondo per smettere di affidarsi a Tiranni e Dittatori.

Mark, prendi con te le mie piastrine, è come se ti regalassi il mio posto e la mia patria. Sei la persona che forse mi ha capito di più e osteggiato di meno, quello con cui sapevo avere la sintonia che solo lo scambio di sguardi in un'operazione militare assicura. E' tuttavia tempo che tu accantoni le stelle e le strisce perché il mondo, ora più che mai ha bisogno di Ares Aere. Tutto il mondo. Hai sempre avuto bisogno di una bandiera, e io ti regalo la migliore possibile. Pensa intensamente alla vostra piccola Terra, vista dallo spazio. Quella sarà la tua nuova bandiera. Quel pianeta che oramai è tutto quello che vi resta, ora che i Deus Ex Machina di ogni cosa se ne andranno.

Questa è la mia eredità Piloti, non disperdetela.
Anche un assassino, alla fine dei suoi giorni, può capire molto del valore della vita.
Anche un assassino, può sperare di vedere i cancelli del Paradiso.

Qualunque cosa sia accaduta sono certo che Dio (chiunque egli sia) è con voi."

Infondo al quaderno, infilata nell'ultima pagina, una foto.



Nessun commento:

Posta un commento