Uno sparo nel buio...

Il clima dell'arcipelago giapponese, per un europeo, può sembrare bizzarro, alle volte fastidioso.
Il Maggiore Panzer si sveglia per l'ennesima volta stanotte, sentendo gli indumenti appicciati alla pelle dal sudore, in modo esasperante.
Si sfila la maglietta e per l'ennesima volta si mette di fronte al computer della sua stanza.
Le luci sono spente, e il bagliore azzurrino dello scherzo è l'unica cosa che rischiara l'ambiente, forzatamente buio per colpa delle tapparelle completamente abbassate.

Il militare si sfila di tasca il pacchetto fissando lo schermo e mentre con una mano seleziona l'icona del filmato sul desktop del proprio laptop touchscreen, con l'altra avvicina una sigaretta alle labbra andandola poi a pescare direttamente con la bocca.

Non sorride, non riesce a farlo da qualche giorno, si limita a cercare in tasca del giubbino lo zippo cromato e ad accendersi la sigaretta facendo tre o quattro lunghe boccatte, la punta rossa rischiara la stanza di una nuova, fioca luce.

Sul monitor intanto scorrono le immagini di qualche ora prima.
La confusione per l'attivazione non autorizzata dell'RG_002e.
La scoperta di chi lo stesse pilotando.

Apre la bocca appena, facendo uscire una densa nuvola di fumo che gli avvolge la faccia per qualche istante, quasi volesse nasconderlo, o nascondergli quello che stà guardando.
Come hanno fatto per tutto questo tempo.
Se lo ricorda ancora, quel giorno a Berlino, quando ha saputo la verità.

C'è un motivo per cui Anubis è il TEST Type degli RG.
Gli avevano detto che il suo cuore, il motore atomico o come diavolo vogliate chiamarlo, è talmente potente da rendere impossibile schermarlo completamente.
Gli avevano detto che l'esposizione prolungata a una tale concentrazione di radiazioni era automaticamente fatale per un essere umano qualsiasi.
Gli avevano detto che lui non era un essere umano qualsiasi, ma un parto della scienza moderna.
Progettato per resistere meglio e più a lungo a quel carico di morte invisibile, un uomo come lui avrebbe potuto restare vivo probabilmente anche 150 anni in condizioni ottimali.
A lui davano un'aspettativa di vita di 25 anni, forse 30 se non fosse salito a bordo di RG_002e per troppe volte.
Per questo c'era bisogno di creare dei rimpiazzi, lui sarebbe morto, divorato dal cancro o da qualche altra patologia, ma Anubis no, ed era necessario che la macchina da combattimento made in UE non fosse mai sguarnita di pilota.
Gli avevano detto che era per proteggere il suo paese e tutta la UE dalla guerra.

Questo gli avevano detto...
...
...
...

MENTIVANO.

Sullo schermo scorrono le immagini delle guardie armate di Bardos che accerchiano i piloti del Progetto Difesa Terra.
Sullo schermo la telecamera inquadra il volto del Maggiore Panzer, non il suo, quello del suo clone biologico.
Il filmato è senza audio ma nelle orecchie del militare risuonano scandite le parole "ero io che pilotavo lo 02 a Tokyo. L'esplosione è colpa mia." con la sua stessa voce.

Sente la rabbia invaderlo, fa un'ultima, profonda boccata e con stizza spegne la sigaretta sul piano di vetro temperato della scrivania, incurante dei danni che può causare, fino a che non diventa un mozzicone spiegazzato.

Sullo schermo, estrae la pistola dalla fondina

Nella stanza, le sue dita cercano la fondina della pistola ed estraggono la 9mm, lentamente

Sullo schermo, i suoi occhi si fermano in quelli del suo clone biologico
Lui sà cosa desidera, perchè è quello che vorrebbe anche lui, in quella situazione

Nella stanza, i suoi occhi si posano sulla pistola, osservandone il profilo, il pollice, quasi istintivamente, arma il cane

Sullo schermo, la canna della pistola si appoggia sulla fronte del suo clone, mentre i loro sguardi non si staccano di un millimetro, il filmano è muto ma si possono vedere gli altri piloti che chiedono spiegazioni o gli dicono di non farlo

Nella stanza, la canna della pistola si appoggia sulla sua tempia mentre un brivido gli attraversa la schiena al contatto del metallo con la pelle

BLAM!
Sullo schermo, un fiotto rosso di sangue, come un fiore che sboccia, colora la fronte del clone del Maggiore, che cade a terra reclinando gli occhi all'indietro.

....
....
....

BLAM!

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....

Nella stanza, la telecamera di sorveglianza posta alle spalle della scrivania và in frantumi, colpita da un unico, preciso proiettile.
Le labbra del maggiore si increspano in un sorrisetto forzato.

"SCHEIßE"

mormora il militare.

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