Huang Taiji

Huang Taiji
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Huang Taiji (Shenyang, 12 dicembre 2001), tenente dell'esercito cinese, è il pilota del mecha da combattimento della Repubblica Popolare Cinese inviato per il Programma di Difesa della Terra RG_004 - Imperatore Kang'xi, nonché il più giovane membro del programma.

La sua età ha scatenato un grande dibattito all'interno delle Nazioni Unite ed ha mobilitato un'enorme quantità di associazioni pacifiste e umanitarie che hanno rivolto dure critiche al Governo Cinese per la decisione di inviare un bambino sui campi di battaglia. Nonostante questo la Repubblica Popolare non è tornata sui suoi passi e, dopo aver assegnato a titolo onorifico il rango di Tenente al giovane, lo ha investito del ruolo di unico pilota dell'RG_004.


Curiosità

  •  A causa del complicato nome del suo RG, questo è popolarmente chiamato Imperatore Celeste o semplicemente L'Imperatore. 
  •  Sembra che il nickname "GoldenChild01", molto famoso in ambito videoludico per i suoi risultati da record, appartenga proprio a Huang Taiji.[senza fonte]


"... era ancora mattina a Okinawa; la signorina Saryu, il signor Sergeij e Alan Turner mi avevano dato le coordinate di un tombino sulla statale dove avrei dovuto recuperarli a seguito dell'inseguimento di quel clone che ci spiava nel negozio di videogiochi. "C'è dell'altro lì sotto" dissero, e così non ci misi molto a intrufolarmi assieme a tre uomini della scorta in quello che sembrava essere un rifugio antiaereo sotterraneo collegato al sistema fognario della città. 

Saryu decise di tornare alla base assieme alla sua scorta e al clone svenuto mentre noi tre saremmo rimasti assieme alla scorta per esaminare la stanza sotterranea. Il signor Sergeij decise di avventurarsi nel buio oltre una piccola porta in metallo, quando venne improvvisamente attaccato da uno di quei mostri alieni simili ai covenant, completamente invisibili e armati di spada supertecnologica: un ringhio di dolore come quelli che solo gli uomini di quella tempra emettono quando chiunque altro starebbe gridando a squarciagola, e poi il panico.
Brancolando e perdendo sangue da una ferita il colosso russo si lanciò nella stanza, mentre i tre soldati aprivano il fuoco contro la porta con le loro mitragliette. Inutile. Il mostro ci investì con una scarica simile a plasma fulminando uno dei soldati e perforando il giubbotto antiproiettile di Sergeij. Turner si lanciò immediatamente lungo la via di fuga per aprirci la strada, ma per noi era tardi: una flashbomb trasformò tutto in luce accecante... tranne che per me: ero riuscito a distogliere in tempo lo sguardo. 

Non c'era tempo per riflettere, il mostro stava facendo a pezzi uno dei due soldati rimasti mentre l'altro apriva il fuoco contro il nulla... Sergeij era cieco e aveva sbattuto contro il muro! Non potevo lasciarlo lì, Turner era già troppo lontano, dovevo prendere in mano la situazione. Estrassi la pistola, presi Sergeij e iniziai a correre verso l'uscita sparando a casaccio alle mie spalle. Nella stanza c'era ormai un'orgia di sangue e nelle fogne c'erano ormai solo un mostro, un enorme uomo, e un bambino che corre tenendolo per mano.

La scala: finalmente! Eravamo salvi... Cacciai un urlo agghiacciante! La mia carne stava bruciando sotto il giubbotto antiproiettile, mi aveva colpito! VAI! gridava Sergeij, VAI! Feci di tutto, feci di tutto per scaricare il caricatore in direzione del mostro per fornire un po' di tempo al mio compagno accecato di salire le scale, ma non volle sentire ragioni: due mani enormi mi presero sotto le braccia, mi sollevarono per quasi due metri con una forza sconcertante e mi spiaccicarono sulla scaletta "VAI E NON DISCUTERE!": le sue pupille mi guardavano, si era appena ripreso dal flash!

Finendo i colpi contro il mostro, non so come, non so in che modo, sono riuscito a raggiungere l'asfalto... e Sergeij con me! Eravamo salvi! L'adrenalina era  a mille! Il mostro non sarebbe passato dallo stretto tombino! 
A quel punto un pesantissimo, rassicurante, forte, accento russo disse: "Grazie ragazzo... mi hai salvato la vita"."

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